| (Testo CEI74) 2 Il dramma messianico
Perché le genti congiurano perché invano cospirano i popoli?
Insorgono i re della terra e i principi congiurano insieme contro il Signore e contro il suo Messia:
«Spezziamo le loro catene, gettiamo via i loro legami».
Se ne ride chi abita i cieli, li schernisce dall'alto il Signore.
Egli parla loro con ira, li spaventa nel suo sdegno:
«Io l'ho costituito mio sovrano sul Sion mio santo monte».
Annunzierò il decreto del Signore. Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato.
Chiedi a me, ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della terra.
Le spezzerai con scettro di ferro, come vasi di argilla le frantumerai».
E ora, sovrani, siate saggi istruitevi, giudici della terra;
servite Dio con timore e con tremore esultate;
che non si sdegni e voi perdiate la via. Improvvisa divampa la sua ira. Beato chi in lui si rifugia.
| (Testo TILC) 2 Dio sceglie il suo re
Perché questa rivolta di popoli, queste assurde pretese delle genti?
Contro il Signore e il re da lui scelto si ribellano i re, cospirano i capi e gridano:
'Liberiamoci dal loro dominio, spezziamo le nostre catene!'.
Dal suo trono nel cielo ride il Signore e li disprezza.
A loro si rivolge adirato e, spargendo terrore, proclama:
'Sono io che ho posto il mio re in Sion, montagna a me sacra'.
Questo è il decreto del Signore al suo re: 'Tu sei mio figlio; io oggi ti ho generato.
Chiedi: ti darò i popoli in possesso, sarà tua tutta la terra.
Potrai distruggerli con scettro di ferro, ridurli a pezzi come vasi d'argilla'.
Signori e potenti del mondo, mettete giudizio, ascoltate:
Servite il Signore con rispetto, adoratelo con grande timore:
ché non scoppi improvviso il suo sdegno e voi non perdiate la vita. Felice chi confida nel Signore.
| (Testo CEI2008) 2 Il Signore sostiene il suo consacrato
Perché le genti sono in tumulto e i popoli cospirano invano?
Insorgono i re della terra e i prìncipi congiurano insieme contro il Signore e il suo consacrato:
»Spezziamo le loro catene, gettiamo via da noi il loro giogo!».
Ride colui che sta nei cieli, il Signore si fa beffe di loro.
Egli parla nella sua ira, li spaventa con la sua collera:
»Io stesso ho stabilito il mio sovrano sul Sion, mia santa montagna».
Voglio annunciare il decreto del Signore. Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, io oggi ti ho generato.
Chiedimi e ti darò in eredità le genti e in tuo dominio le terre più lontane.
Le spezzerai con scettro di ferro, come vaso di argilla le frantumerai».
E ora siate saggi, o sovrani; lasciatevi correggere, o giudici della terra;
servite il Signore con timore e rallegratevi con tremore.
Imparate la disciplina, perché non si adiri e voi perdiate la via: in un attimo divampa la sua ira. Beato chi in lui si rifugia.
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